Nel suo allestimento viene indagata la cultura materiale del sistema agrosilvopastorale della montagna rimellese con la sua tecnologia ingegnosa e versatile, conservatasi praticamente intatta fino alle soglie dei nostri tempi consentendo per secoli la sopravvivenza materiale alla comunità walser.
È un museo sia di cultura materiale che di cultura immateriale: gli oggetti esposti sono infatti contestualizzati analizzando i cicli e le modalità produttive nei quali sono coinvolti e racchiudono in se stessi conoscenze, tecniche, testimonianze che travalicano la sua stessa materialità. Accanto ad ogni oggetto esposto è presente una targhetta con il nome in italiano ed in lingua tittschu.
I temi trattati sono: l’attività molitoria (che si realizzò soprattutto nella frazione Grondo), l’estrazione e la posa in opera delle piode, il ciclo agrario (l’alpeggio, la fienagione, …), il lavoro nel bosco. Non sono trascurati inoltre temi legati all’alimentazione e ai rimedi naturali contro le malattie.
Nelle varie sale del museo sono collocati diversi pannelli esplicativi con fotografie attuali e d’epoca e testi illustrativi; è possibile inoltre visionare due documentari etnografici con testimonianze dirette della gente di Rimella.
Anche al Museo walser è possibile accedere su prenotazione ad attività di approfondimento e valorizzazione della cultura walser attraverso visite guidate.
La visita guidata ha inizio con la descrizione della casa walser di Rimella; dopo una breve introduzione si passa alla visita vera e propria dell’esposizione museale illustrando i temi svolti sui tre livelli della casa-museo: seminterrato, primo e secondo piano, dove il percorso si snoda anche nel loggiato esterno.
La visita si conclude al piano intermedio del fabbricato dove è allestita una biblioteca specializzata nella lingua walser: i documenti qui raccolti costituiscono una banca dati di tutti i materiali esistenti sulla cultura walser, intesa sia in senso tecnico-linguistico, sia letterario-etnografico. La biblioteca raccoglie, inoltre, le pubblicazioni delle altre minoranze linguistiche germaniche in Italia e una piccola sezione dedicata alle minoranze linguistiche storiche non germaniche presenti sul territorio italiano (franco-provenzali, occitane, ladine, sarde, albanesi, greche, ecc.).
Nella sala della biblioteca i visitatori ricevono informazioni sulla lingua tittschu, sulle modalità di tutela e promozione della lingua messe in atto dalle minoranze linguistiche, sullo studio dei dialetti tedeschi in generale. Qui viene inoltre messo a disposizione degli ospiti materiale promozionale sui musei di Rimella, sugli ecomusei della Valsesia e sul territorio valsesiano.