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I Walser

Territorio

Camminare come un Walser. Quanti passi hanno fatto le famiglie di coloni prima di trovare il territorio a loro designato? E quanta fatica per dissodarlo e renderlo abitabile. Perché ai Walser venivano affidati i territori più impervi, quelli che nessun altro aveva saputo rendere fecondi: terre aspre ma autentiche, dove cielo e terra si incontrano in tutta la loro bellezza, e dove ancora oggi è possibile rivivere l’atmosfera Walser e ascoltare il suo narrare.

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Storia

I Walser, genti in cammino. Un popolo che partendo dal Vallese (il loro nome è la contrizione del tedesco Walliser, ovvero “vallesano”, abitante del Canton Vallese) migrò da un luogo all’altro delle Alte Terre a loro contigue, come coloni dei signori proprietari del territorio, conservando tuttavia un diritto proprio e una propria struttura identitaria.

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Paesaggio antropizzato

Ancora oggi, in alcune comunità, i segni di quella colonizzazione sono perfettamente leggibili. Conoscerli e saperli riconoscere ci permette di progettare, di tutelare e di valorizzare territori unici nel loro genere.

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Lingua, cultura e tradizione

La cultura Walser riflette un importante innesto tra natura e uomo, che per secoli si sono rapportati con reciproco e reverenziale rispetto. Un sapere fatto di grandi abilità artigiane, di capacità costruttive in quota, di una lingua dialettale identitaria e di altre peculiarità proprie di questo popolo da scoprire e valorizzare.

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In cammino attraverso le Alte Terre

Per comprendere la natura del popolo Walser, nella sua straordinaria bellezza e complessità, possiamo affidarci al mito della “Valle perduta” (in tedesco Verlorene Thal), uno dei più diffusi e popolari dell’arco alpino, e a un detto, un’espressione che comprende in sé il senso dell’essere Walser.

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Patrimonio culturale

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