La leggenda racconta che le sculture di legno salendo al lago, opere dell’autore locale Giuseppe Scaranto, che rappresentano degli gnomi che secondo la leggenda sono chiamati Götwiarchjini, cioè buoni lavoratori.
Il toponimo del lago risale agli anni Cinquanta dopo la costruzione della diga. Secondo una leggenda recente di notte al chiaro di luna, si narra che le fate camminano sull’acqua.